BOLOGNA - "Se c'è qualcosa che non va poi me lo segnalate", aveva detto Matteo Renzi alla sua prima visita ufficiale, da presidente del consiglio, in una scuola a Treviso. E così il mondo della scuola bolognese ha colto la palla al balzo. E ha scritto al premier. Una lunga lettera dove si racconta tutto quello che non va nelle classi: dai tagli ai fondi di istituto all'azzeramento dei progetti, dalla mancanza di bidelli alla riduzione di ore, alle difficoltà nel sostegno. La lettera è firmata dai Coordinamenti dei presidenti dei consigli di istituto della provincia di Bologna e di Modena, dall'Unione genitori Modena, da Age dislessia di Modena, dall'associazione "Città e Scuola" (insegnanti delle scuole medie di Modena), dal comitato dei genitori "Costa" di Mirabello e Vigarano Mainarda, a Ferrara e da Sos rete genitori di Castelfranco Emilia.
I genitori scrivono di aspettarsi "un'inversione di rotta dal governo Renzi rispetto alle politiche sulla scuola". Intanto, presentano la lista dei problemi: tutti già noti, in realtà. Nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo. E il primo punto è la scarsità delle risorse finanziarie: "Negli ultimi anni oltre 10 miliardi di fondi pubblici sono stati sottratti alla scuola, ed i nostri istituti sono ormai in una condizione di estrema difficoltà nel riuscire a gestire anche solo il normale funzionamento". Solo quest'anno, gli istituti di Bologna e provincia hanno subito un taglio ai fondi di istituto di 3,5 milioni.
Le risorse che mancano. "Non ci sono più fondi nemmeno per il recupero dei ragazzi in difficoltà - spiegano i rappresentanti dei genitori - agli istituti superiori non vengono corrisposti fondi sufficienti nemmeno per la copertura delle attività, obbligatorie per legge, di recupero, sportello e sostegno agli studenti con difficoltà e debiti formativi". E poi il "drastico calo delle ore di alfabetizzazione, che rende difficile l'integrazione dei ragazzi migranti", il taglio ai fondi per le pulizia (meno 40% quest'anno), la mancanza del tempo pieno alle elementari rispetto alle richieste delle famiglie.
I contributi dei genitori. "A causa del pesante taglio delle risorse finanziarie - fanno notare i presidenti dei consigli d'istituto- le scuole sono costrette a ricorrere in modo sempre più crescente ai contributi delle famiglie e cercando, ove possibile, di reperire risorse esterne aggiuntive. Il privato che si sostituisce al finanziamento pubblico. Ai contributi in materiale, come la carta e il sapone, da anni forniti dai genitori, ora si aggiungono, e sono ormai indispensabili, anche contributi in denaro". Quello dei contributi volontari richiesti ai genitori è argomento scottante - l'ultimo caso è scoppiato al tecnico Salvemini - anche perchè ormai, soprattutto alle superiori, costituiscono la principale fonte di finanziamento di laboratori e attrezzatture didattiche.
La scarsità di docenti e bidelli. I genitori ricordano che in Emilia Romagna c'è stato un aumento di studenti dell'1,7% (oltre ottomila alunni in più) a fronte di una crescita dei docenti dello 0,89: "Significa una carenza di insegnanti per qualche cntinaia di classi".
E poi classi-pollaio (con 30-32 studenti) e il taglio dei collaboratori scolastici. E "non vogliamo che passi sotto silenzio la problematica del sostegno ai ragazzi con disabilità segnalando l'assoluta scarsità degli insegnanti di sostegno".
http://www.trc.tv/er/news/scuola/2014/03/13/mali-della-scuola-i-consigli-scrivono-a-renzi/#.UzhTLlcw1zj
A pochi giorni dall'invito di Matteo Renzi a segnalargli tutti gli elementi di criticità nella scuola italiana, le scuole emiliane prendono carta e penna, e informano il premier dettagliatamente su tutto quello che non va.
Sembrava uno slogan, una di quelle cose che si dicono, un pò come il "non perdiamoci di vista" alla fine delle vacanze. Invece c'è chi ha preso molto sul serio l'invito del neo-premier Renzi, in visita in una scuola siciliana, ad utilizzare la sua casella di posta elettronica per segnalare i problemi della scuola pubblica italiana. Si tratta del Coordinamento dei Presidenti Consigli d'Istituto e di Circolo della provincia di Bologna e di Modena, dell'Associazione Città&Scuola - Coordinamento Insegnanti delle Scuole Medie di Modena e dei rispettivi Comitati Genitori, del Comitato Genitori Comprensivo "A.Costa" di Mirabello e Vigarano Mainarda (FE) e di tante altre realtà della scuola, che hanno analizzato tutto quello che non va nei nostri istituti, e ne hanno chiesto conto al premier.
Sono tanti, come prevedibile, i problemi che affliggono la scuola e che compongono una lunga lista. Si parte dalle risorse finanziarie. "Negli ultimi anni -si legge nella lettera- oltre 10 miliardi di fondi pubblici sono stati sottratti alla scuola, ed i nostri istituti sono ormai in una condizione di estrema difficoltà nel riuscire a gestire anche solo il normale funzionamento".
Si passa poi alla scarsità del personale docente e ATA, che ha gravissime ripercussioni sulla sicurezza e sulla didattica. La scarsità di personale si abbatte particolarmente sui ragazzi con disabilità. "Non vogliamo -dicono nella lettera- che passi sotto silenzio la problematica del sostegno ai ragazzi con disabilità, segnalando l'assoluta scarsità degli insegnanti di sostegno."
Ultimo il tema dell'edilizia scolastica. "Ricordiamo -è scritto nella missiva- che la situazione generale dell'edilizia scolastica è quella di una condizione diffusa di edifici non adeguati, talvolta nemmeno dignitosi, con forti necessità di manutenzioni ed in diversi casi non a norma. Inoltre, il tema della sicurezza è strettamente collegato anche all'eccessiva numerosità delle classi. Il terremoto del 2012 ha riportato ad un'attualità drammatica la situazione della sicurezza e dell'adeguamento antisismico degli edifici dove dimorano per intere giornate i nostri bambini e i nostri ragazzi."
Non c'è che da attendere, ora, la risposta del Presidente del Consiglio
www.radiocittafujiko.it/news/le-scuole-raccolgono-l-invito-e-scrivono-a-renzi
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