Gli Assessori scrivono al neo-Ministro


Scuola/ Assessori Torino,Milano,Bologna,Napoli scrivono a ministro


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Sabato, 19 Novembre 2011 - 16:20
Ottenere una deroga al patto di stabilita' per i servizi socioeducativi di competenza dei Comuni, che dovrebbero far capo alle stesse regole che valgono per il comparto scuola dello Stato: sono alcune delle proposte che gli assessori alla scuola dei Comuni di Torino, Milano, Bologna e Napoli hanno inserito in un documento che invieranno al neoministro all'Istruzione Francesco Profumo, al quale chiederanno un incontro. Maria Grazia Pellerino (Torino), Maria Grazia Guida (MIlano), Annamaria Palmieri (Napoli) e Marilena Pillanti (Bologna) si sono incontrate oggi a Torino per discutere della grave situazione in cui versano scuole materne e nidi, colpiti da tagli pesanti, sia dal punto di vista del personale che da quello dell'edilizia scolastica. Quattro assessori donne, di quattro citta' anche molto diverse tra di loro, accomunate dalla difficolta' a gestire un servizio essenziale per i bambini e per le famiglie, ma messo pesantemente in discussione dai tagli. "Stiamo gestendo una parte del servizio dello Stato", sottolinea Guida: a Milano, l'85% delle materne e' comunale, a Torino la percentuale e' di circa il 60%, il 50% a Napoli e l'83% a Bologna (tra comunali e paritarie). Le assunzioni sono vincolate al patto di stabilita' e solo il 20% del personale che va in pensione puo' essere sostituito, come stabilito per tutto il personale pubblico: una regola che mette in difficolta' il settore scolastico piu' degli altri, dal momento che la quota di insegnanti che va in pensione e' piu' alta e svolge una funzione piu' specifica rispetto ad altri dipendenti. "La scuola - dice Palmieri - e' la principale forma in cui si realizza il welfare, perche' e' un servizio alle famiglie, e' un diritto, ed e' un luogo fisico di aggregazione sociale. Il risparmio non puo' essere il fine della politica, lo Stato deve sostenere gli enti locali in quei comparti in cui questi offrono dei servizi essenziali".





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