A Bologna abbiamo deciso di fare una settimana di (simbolico) sciopero della fame davanti all’Usr, principalmente da parte dei genitori, a difesa della scuola dei loro figli (con sigla “La scuola è alla fame, abbiamo fame di scuola”) , conclusa con una manifestazione cittadina. La cosa è uscita oggi su Repubblica Bologna (vedi link sotto). Ci piace lanciare l’idea in rete perchè crediamo che se attecchisse almeno in qualche grande città, lo sciopero della fame potrebbe avere una buona risonanza nazionale. La nostra debolezza, da sempre è infatti quella di non riuscire quasi mai a dare una cornice nazionale (e dunque più visibilità) alle tante iniziative locali che restano così sempre relegate alle cronache ( ed agli “orti”) locali. Se i tempi per far coincidere lo sciopero della fame in più città non ci fossero, si potrebbe pensare anche di farlo “a staffetta”: quando finisce Bologna inizia un’altra città e così via.
“LA SCUOLA E’ ALLA FAME, ABBIAMO FAME DI SCUOLA”
I genitori di alcune scuole bolognesi hanno deciso di dire basta! Lo faranno con uno sciopero della fame. Dal 19 al 26 maggio, giorno e notte, con turni di 6 ore, genitori e insegnanti e studenti e chiunque abbia a cuore l’istruzione pubblica è chiamato a dare vita a uno sciopero della fame a rotazione, davanti all’USR, per tenere viva l’attenzione di tutti sulla disastrosa condizione in cui versa la nostra scuola, la scuola dei nostri figli. E’ prevista la distribuzione di materiali informativi e la presenza di artisti, associazioni e personalità che nel corso delle giornate di sciopero interverranno liberamente in difesa dell’istruzione pubblica. Per info sullo sciopero della fame: tuttidevonosapere.dellascuola@gmail.com Il 26 maggio a conclusione dello sciopero della fame, proponiamo all’Assemblea di indire una manifestazione davanti all’Usr per richiedere con forza ciò che alla scuola pubblica spetta per Costituzione. Genitori in sciopero della fame a difesa della scuola, contro i tagli di insegnanti e di risorse, contro l’affollamento degli studenti nelle aule e la perdita del tempo pieno. “Non vogliamo cedere alla rassegnazione, abbiamo deciso di dire basta! Vogliamo tenere viva l’attenzione di tutti sulla disastrosa condizione in cui versa la nostra scuola, la scuola dei nostri figli.”, scrivono mamme e papà di alcuni istituti bolognesi. E per farlo hanno deciso la singolare staffetta: senza cibo né acqua, giorno e notte, a turni di sei ore, dal 19 al 26 maggio davanti all’ufficio scolastico regionale. I genitori chiedono a insegnanti e studenti e chiunque abbia a cuore l’istruzione pubblica di partecipare. Per organizzare la protesta si riunirà l’Assemblea delle scuola venerdì alle ore 17.30 alle scuole Manzolini (via Sant’Isaia 16). E’ prevista la distribuzione di materiali informativi e la presenza di artisti, associazioni e personalità che nel corso delle giornate di sciopero interverranno liberamente in difesa dell’istruzione pubblica. (Per informazioni sullo sciopero della fame: tuttidevonosapere.dellascuola@gmail.com). Inoltre i genitori bolognesi annunciano un nuovo ricorso al Tar del Lazio, il terzo, contro i tagli previsti dalla riforma Gelmini e dalla Finanziaria Tremonti. Il 26 maggio a conclusione dello sciopero della fame, sarà proposto all’Assemblea delle Scuole di indire una manifestazione davanti all’Ufficio scolastico per “richiedere con forza ciò che alla scuola pubblica spetta per Costituzione”. Vi trasmetto quanto deliberato venerdì dall’Assemblea delle scuole di Bologna. Come già detto, a noi parrebbe significativo se il digiuno si potesse estendere a staffetta anche in altre città. E ORA SCIOPERO DELLA FAMEPER UNA NUOVA PRIMAVERA DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE |