Appello ai sindacati di Parma contro la "svendita" del Tempo Pieno e lettera alla Gazzetta in risposta ad Acri sugli insegnanti di Inglese- volantinaggio all'I.C. Sanvitale


Maestre e Maestri, Autoconvocati, di Parma e Provincia

 

Alle segreterie Provinciali: Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal

 

Oggetto: segnalazione/richiesta intervento presso Usp e Comune di Parma

 

Nella qualità di iscritti, e non, rappresentati codeste Organizzazioni Sindacali segnaliamo che solo a mezzo stampa abbiamo saputo che il Comune di Parma intende mettere a disposizione degli operatori propri, per “coprire” le ore di mensa nel prossimo anno scolastico. A tal fine si sarebbero già svolti degli incontri, tra l’Ambito Territoriale di Parma, i dirigenti scolastici della città e il Comune, ciò senza che nessun rappresentante sindacale della nostra categoria fosse invitato a rappresentarne gli interessi, siccome appare improprio che su decisioni così delicate che riguardano le modalità di espletamento del servizio degli insegnanti e l’ingresso dei privati in sostituzione di quanti saranno espulsi, chiediamo che le OO.SS. in indirizzo si attivino affinchè la categoria sia rappresentata nelle sedi preposte.  Distinti saluti.

 

Parma 29 aprile 2011

                                            Per i Maestri Autoconvocati

                                                Salvatore Pizzo



Carissimi, vi inoltro questa mia lettera pubblicata dalla Gazzetta di Parma in risposta ad un intervista di Acri, il quale paventa il taglio degli specialisti di inglese per rientrar nei parametri numerici (-53 maestri) sostenendo che "è inutile cercare uno specialista all'esterno se ci sono insegnanti interni..."
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In questi giorni apprendiamo da alcuni funzionari dell’amministrazione scolastica, che per far in qualche modo fronte ai pesanti tagli che si abbatteranno sulla scuola Parmense, si vorrebbe incidere sul numero dei docenti specialisti di lingua inglese nella scuola elementare (oggi si chiama primaria). Certamente non è colpa dei funzionari se la legge gli impone di dover applicare i “tagli” decisi in sede politica, ma in relazione ad una certa propaganda che mira a propalare una realtà alterata, relativa alla “presenza  nella scuola di docenti che hanno i titoli per insegnare l’inglese e che non lo fanno”, tanto che secondo certuni sarebbe inutile “andare a cercare uno specialista all’esterno, che quindi mi costa, se posso averlo all’interno”. Ebbene, vorrei che fosse più chiaro quest’aspetto: è vero che ci sono docenti di scuola elementare che hanno i titoli anche per insegnare l’inglese, se non lo fanno è perché le loro ore di servizio servono per coprire le altre materie previste dalla legge. Se questi saranno costretti a insegnare l’inglese, giocoforza si ridurranno le ore destinate agli altri insegnamenti. Comunque sia si tagliano ore di lezione, anche se in maniera meno percepita dai genitori dei bambini. Inoltre gli specialisti di lingua inglese non sono docenti esterni all'amministrazione, molti di loro sono docenti di ruolo, assunti a tempo indeterminato, che  a causa dei tagli di organico rischiano di diventare insegnanti anche di altre materie. Altri di loro sono docenti reclutati a tempo determinato assunti dalle graduatorie di merito con contratti a termine prorogati di anno in anno, tanto che molti tra questi rientrano tra le centinaia di insegnanti che anche nel Parmense stanno facendo causa al Ministero, perché dopo 36 mesi di proroghe contrattuali, si è di fronte ad un’evidente violazione dei diritti individuali. Ciò perché al netto dei tagli, nelle scuole del nostro territorio esiste anche un altro problema, sono tanti i posti “vacanti”, senza titolare, che potrebbero essere coperti con assunzioni a tempo indeterminato, ma che la politica preferisce coprire con un cambio continuo di personale reclutato a tempo determinato. Ringraziandola per l’attenzione
Salvatore Pizzo
rappresentante sindacale Cisl Ic "Parmigianino"

Carissimi, vi inoltro questa mia lettera pubblicata dalla Gazzetta di Parma in risposta ad un intervista di Acri, il quale paventa il taglio degli specialisti di inglese per rientrar nei parametri numerici (-53 maestri) sostenendo che "è inutile cercare uno specialista all'esterno se ci sono insegnanti interni..."
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In questi giorni apprendiamo da alcuni funzionari dell’amministrazione scolastica, che per far in qualche modo fronte ai pesanti tagli che si abbatteranno sulla scuola Parmense, si vorrebbe incidere sul numero dei docenti specialisti di lingua inglese nella scuola elementare (oggi si chiama primaria). Certamente non è colpa dei funzionari se la legge gli impone di dover applicare i “tagli” decisi in sede politica, ma in relazione ad una certa propaganda che mira a propalare una realtà alterata, relativa alla “presenza  nella scuola di docenti che hanno i titoli per insegnare l’inglese e che non lo fanno”, tanto che secondo certuni sarebbe inutile “andare a cercare uno specialista all’esterno, che quindi mi costa, se posso averlo all’interno”. Ebbene, vorrei che fosse più chiaro quest’aspetto: è vero che ci sono docenti di scuola elementare che hanno i titoli anche per insegnare l’inglese, se non lo fanno è perché le loro ore di servizio servono per coprire le altre materie previste dalla legge. Se questi saranno costretti a insegnare l’inglese, giocoforza si ridurranno le ore destinate agli altri insegnamenti. Comunque sia si tagliano ore di lezione, anche se in maniera meno percepita dai genitori dei bambini. Inoltre gli specialisti di lingua inglese non sono docenti esterni all'amministrazione, molti di loro sono docenti di ruolo, assunti a tempo indeterminato, che  a causa dei tagli di organico rischiano di diventare insegnanti anche di altre materie. Altri di loro sono docenti reclutati a tempo determinato assunti dalle graduatorie di merito con contratti a termine prorogati di anno in anno, tanto che molti tra questi rientrano tra le centinaia di insegnanti che anche nel Parmense stanno facendo causa al Ministero, perché dopo 36 mesi di proroghe contrattuali, si è di fronte ad un’evidente violazione dei diritti individuali. Ciò perché al netto dei tagli, nelle scuole del nostro territorio esiste anche un altro problema, sono tanti i posti “vacanti”, senza titolare, che potrebbero essere coperti con assunzioni a tempo indeterminato, ma che la politica preferisce coprire con un cambio continuo di personale reclutato a tempo determinato. Ringraziandola per l’attenzione
Salvatore Pizzo
rappresentante sindacale Cisl Ic "Parmigianino"


Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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