Obbligatorietà volontaria....i Collegi Docenti e i loro Dirigenti


Al liceo Artistico "De Chirico" di Roma il Collegio Docenti vota la non adesione alle Prove Invalsi, il Comitato Genitori ricorda che il contributo è "volontario"....
e il Dirigente Scolastico manda circolari "Guantanamo".

http://www.pavonerisorse.it/quaderno/ingz.htm

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_marzo_9/protesta-liceo-artistico-de-chirico-de-santis-190189386754.shtml


Per i Cobas gli insegnanti non sono tenuti a somministrare i test 
nazionali
Le prove Invalsi sono obbligatorie?


I Cobas della scuola sono di nuovo all’attacco sul carattere a loro 
avviso non obbligatorio delle prove nazionali Invalsi, ma precisano 
la loro strategia avvalendosi anche del parere dell'avvocato dello 
Stato Laura Paolucci: le prove sarebbero sì obbligatorie per gli 
studenti, ma non per i docenti perché la loro somministrazione non 
rientrerebbe nell'attività ordinaria di scuole e docenti.

Scrivono i Cobas in un nota pubblicata sul loro sito: “L’Invalsi è 
liberissimo di predisporre tutti test che ritiene ma il punto della 
questione è un altro: la somministrazione delle prove e tutte le 
operazioni connesse (dall’anno scorso ai docenti è stato di fatto 
assegnato anche il compito di riportare le risposte degli alunni 
sulle apposite schede di rilevazione predisposte dall’Istituto) 
comporta un lavoro aggiuntivo che non rientra fra i compiti 
‘obbligatori’ del docente che, quindi, non è tenuto a svolgerlo”. E 
comunque i docenti che decidessero di accettare tale compito 
aggiuntivo dovrebbero essere remunerati con il fondo di istituto.

I Cobas della scuola del Piemonte, in particolare, citano una 
recente circolare dell’Usp di Torino con cui si trasmette alle 
scuole il testo di un intervento dell’avvocato dello Stato Laura 
Paolucci per ribadire che “i test invalsi devono essere 
somministrati obbligatoriamente dal personale che lavora per 
l'invalsi e non dagli insegnanti delle scuole pubbliche”.

L’avvocato Paolucci sostiene infatti che “l’Invalsi potrebbe, 
volendolo, ‘scavalcare’ completamente le istituzioni scolastiche 
nella realizzazione della propria funzione istituzionale, decidendo 
di somministrare le prove in un ‘luogo’ diverso dalle sedi e dai 
plessi scolastici: una simile scelta sarebbe più ‘complicata’ dal 
punto di vista organizzativo e certamente più costosa, ma sarebbe 
compatibile con la normativa”.

tuttoscuola.com mercoledì 9 marzo 2011
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=25207


Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
URL di riferimento: http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1300379507