Parma: perchè gli stradari non sono rispettati?






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Parma, 2 marzo 2011

 

-          Al dott. Bernini- Assessore alla Scuola del Comune di Parma

-          Al dott. Acri- Dirigente dell’Ambito Territoriale per la Provincia di Parma

-          Ai Dirigenti Scolastici delle scuole dell’obbligo del Comune di Parma

-          Alla dott.ssa Carpi- Assessorato alla Scuola del Comune di Parma

 

e p.c. – agli organi di stampa

 

Oggetto: Rispetto degli stradari del Patto per la Scuola e difficoltà nella formazione di classi prime con adeguato numero di alunni stranieri

 

            Si sono concluse le iscrizioni alle future classi prime dell’a.s. 2011-2012 e ci sono giunte notizie di difficoltà nella formazione delle future classi prime primarie delle scuole Cocconi ed Adorni, per via dell’altissima percentuale di alunni stranieri iscritti e l’alto numero di alunni italiani di stradario che non frequentano queste scuole.

            Sappiamo che si sono realizzati alcuni incontri di coordinamento tra USP, Comune e Dirigenti Scolastici, ma che non si è riuscita a trovare una soluzione efficace al problema segnalato.

            Il Patto per la Scuola ha previsto alcuni anni fa una revisione degli stradari di riferimento, al fine di rendere più omogenee le situazioni delle varie scuole cittadine.

            Nel frattempo, il Ministero ha emanato una circolare in cui impone il rispetto del limite del 30% di alunni “stranieri” per classe, imponendo la richiesta di deroghe alle scuole che non rientrino in questi limiti e sollecitando gli enti locali ad effettuare un’adeguata programmazione dei flussi di iscrizioni, nella loro distribuzione territoriale.

            Di fatto, però, notiamo un sostanziale non rispetto degli stradari al momento delle iscrizioni, soprattutto da parte di tante famiglie italiane che vogliono inserire i propri figli in altre zone della città ed in altre scuole rispetto a quelle indicate dagli stradari.

            Questo altera la formazione delle classi e la loro composizione, obbligando in alcune scuole ad avviare classi con percentuali molto alte di alunni stranieri ed in altre a formare classi numericamente eccessive (25 ed oltre), a richiedere la formazione di più classi rispetto a quanto previsto e ad applicare i criteri di selezione e di priorità delle domande.

            Ci permettiamo anche di ricordare che alcune scuole “pubbliche” cittadine, che ricevono ingentissimi contributi ed investimenti da parte del Comune di Parma (es. Scuola per l’Europa), sembrano sfuggire ad una equa programmazione e distribuzione dell’utenza.

            Come Coordinamento dei Consigli di Istituto, chiediamo al Comune di Parma e all’USP quali iniziative abbiano deciso di attuare per le iscrizioni dell’a.s.2011-2012, affinchè queste problematiche trovino adeguate soluzioni.

            Ci auguriamo che vengano dedicate a questo problema energie comparabili allo sforzo organizzativo e pubblicitario che si è realizzato in questi giorni per promuovere la qualità delle mense di Parma e la loro percezione nel mondo, oltre che alle iniziative formative correlate.

            Disponibili al confronto in merito a quanto evidenziato, porgiamo distinti saluti

 

                                                                       Coordinamento Consigli di Istituto- Parma

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Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
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