class-action per le classi affollate ed altre azioni- da Retescuole


Ricorso Codacons classi numerose

Pubblicazione norme sulla dislessia

Scuolabus gratuiti

Indennizzo per mancanza di adeguato sostegno in classe

Mini-naja

Niente soldi pubblici per i libri gratuiti alle elementari

icdo-nogelmini.blogspot.com/






Gentilissimi,
come è noto il codacons dal 15/1/2010 ha avanzato un
procedimento di class action per le aule sovraffollate (denominate
classi pollaio) contro il MIUR ed altri. E' indubbio il fatto che il
ripristino del numero corretto di alunni nelle aule incide
sostanzialmente sull'organico di diritto e di fatto dei docenti e degli
ATA ed è molto favorevole alla risoluzione della questione dei precari.

Al link

it.groups.yahoo.com/group/igiene_sicurezza-scuole/files/classi%2C%20aule%\ 20e%20rischio.%20/


 trovate il modulo per aderire alla class action classi
pollaio che genitori e alunni maggiorenni possono compilare, firmare ed
inviare per raccomandata A/R. La raccomandata (che può essere anche
cumulativa) è necessaria in quanto è così previsto visto che per la
distanza degli aderenti da Roma (sede dell'ufficio legale nazionale) e
quindi non possono recarsi direttamente davanti al legale per
l'apposizione della firma. Il tutto, come è scritto sull'adesione, è
GRATUITO. Non si chiede neanche di diventare soci del codacons (che si
spera lo facciano autonomamente e comunque in molti).
Con la presente
chiedo di diffondere e convincere le persone ad aderire presto alla
class action (da tutta Italia e prima della fissazione della prima
udienza che si presume debba avvenire a brevissimo e che
successivamente non si può più aderire così come prevede il D. Lgs. nr.
198/2009 sulle class action intraprese dalle associazioni di
consumatori ed utenti contro la pubblica amministrazione.
Si tenga
conto che il codacons chiederà anche il risarcimento danni a favore di
quei studenti maggiorenni e genitori che aderiranno alla class action.

Si prega di diffondere presso tutti gli insegnanti, ata, genitori,
studenti maggiorenni e che questi lo diffondano ad altri e dappertutto.

Per essere aula pollaio è necessario che vi siano queste condizioni:

1) classi formate con più di 25 alunni;
2) classi formate in aule con
dimensioni inferiori a 45 mq netti (48 per le superiori) + 2 mq netti
per ogni persona presente in aula diversa dall'alunno (ins. di
sostegno, esperto esterno, compresenza, ecc) e con numero di alunni
superiori ai 25;
3) classi formate con qualsiasi nr. di alunni ai quali
non viene garantito l'indice minimo di 1,80 mq netti procapite
(materne, elementari e medie) e di 1,96 mq netti rocapite per le
superiori;
4) classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie
inferiore ai 45/50 mq netti.
Per numero di alunni si intende quelli
risultanti dal registro di classe.
Grazie.
In attesa di un urgente
riscontro alla presente, invio distinti saluti.
Mimmo DIDONNA

 http://www.codacons.it  Area tematica Scuola e
sottoarea tematica Scuola Sicura
Igiene e sicurezza nelle scuole

Fondatore e moderatore lista discussione:
http://it.groups.yahoo.com/group/igiene_sicurezza-scuole/
Iscrizione alla lista: igiene_sicurezza-scuole-subscribe@yahoogroups.
com
Compila la scheda di segnalazione aule/pollai:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=115956

Compila la scheda fai da te:
http://www.codacons.it/scuola/sicurezza_scuole_form.html
Adesione Class Action aule/pollaio
http://www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=43&css\
=1
Filmato aule pollaio RAINO MATTINA del 30/5/09:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=122639&id=32


Ecco la traccia del modulo di adesione:

Spett.le  CODACONS - Coordinamento di Associazioni per la tutela
dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori
Ufficio Legale Nazionale
Class Action Aule Sovraffollate
Viale Mazzini, 73
00195         R O M A


Raccomandata A/R

Oggetto: ADESIONE, A TITOLO GRATUITO, ALLA CLASS ACTION CODACONS, EX
D.LGS. N. 198/2009
Spett. Codacons,
Io sottoscritto/a ……………………………………………………………….…..
residente in ………………………………………………………… prov. ………
Via ……………………………. n. ………………
c.a.p. ……………………………………………..
telefono …………………………………………
e-mail ……………………………………………
Codice fiscale ……………………………………………………………….
In qualità di genitore di studente/studente maggiorenne iscritto
all’Istituto……………………della città di……………..in via………………………….alla
classe…………………………come da registro di classe composta dal numero
…………..di alunni sin dall’anno scolastico 2009/2010, di cui nr........
alunni portatori di handicap. L’aula che ospita la classe è di ………
metri quadri netti.
Lo stesso, con il presente atto manifesta la propria volontà di
aderire alla Class action prevista dal Decreto Legislativo n.
198/2009, intrapresa dal CODACONS contro il Ministero dell’Istruzione
Università e ricerca ed altri, relativa al sovraffollamento scolastico
e al rispetto della normativa sulla sicurezza e igiene nella scuola,
innanzi al Tar del Lazio, iscritta al numero di R.g.6143/2010.
Luogo ……………..
Data ……………….
NOME E COGNOME FIRMA AUTOGRAFA TIPO ED ESTREMI DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’
________________________________________________________________________________
Si allega copia documento di identità personale





NUOVA LEGGE SULLA DISLESSIA


http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=808285&IdDett=26151



E’ stata pubblicata sulla G.U. N. 244 del 18 ottobre 2010, la legge 8
ottobre 2010 , n. 170  “nuove norme in materia di  disturbi  specifici
di  apprendimento  in ambito scolastico”,  concernenti  dislessia,
disgrafia, disortografia  e  discalculia. La norma nel regolare  in
maniera unitaria la materia, prevede che “nell'ambito  dei  programmi
di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di
ogni ordine e grado,  comprese  le  scuole  dell'infanzia,  e'
assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche
relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per
individuarne  precocemente i  segnali  e  la  conseguente  capacità
di   applicare   strategie didattiche, metodologiche e valutative
adeguate”. Per tale finalità  e' autorizzata una spesa pari a un
milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.


http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=808285&IdDett=26151

http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2010-10-18&task=dettaglio&numgu=244&redaz=010G0192&tmstp=1288869161079


SCUOLABUS GRATUITI

La legge regionale citata fa riferimento ad alcuni compiti che per
legge sono stati demandati alle regioni, province e comuni. La legge
sull'edilizia scolastica, urbanistica e funzionalità didattica e
tutt'altra cosa. Il DM LL.PP. del 1975, che deriva dalla legge
sull'edilizia scolastica emessa nel 1974 ed ora sostituita con la legge
nr. 23/96, stabilisce questi indici di edilizia scolastica che sono
ancora in vigore. Quando parla della localizzazione delle scuole dice
che queste devono essere poste ad una distanza massima percorribile a
piedi pari a 300 mt per le materne, 500 mt per le elementari e 1000 mt
per le medie inferiori e da 30 a 45 minuti con mezzi pubblici per le
superiori. I comuni e province possono posizionare le scuole anche
oltre queste distanze PURCHE' i comuni e le province istituzionalizzino
e gestiscano il trasporto scolatico GRATUITO per la scuola
dell'obbligo.
Questo credo sia veramente chiaro.
Mimmo Didonna -
codacons scuola sicura


INDENNIZZO PER ALUNNI CHE NON ABBIANO RICEVUTO ADEGUATA COPERTURA DI SOSTEGNO

Il Tar del Lazio, il TAR di Puglia e il Tar della Sardegna hanno
riconosciuto il danno esistenziale per la riduzione del sostegno!Il MIUR
stato condannato a PAGARE per i giorni passati senza il sostegno
necessario! Ogni genitore a cui avessero tolto ore di sostegno, anche
solo una DEVE farsi valere!

http://www.personaedanno.it/cms/data/articoli/015177.aspx

http://www.infosordita.it/affrontiamo-la-sordita-insieme/riconosciuto...

http://www.personaedanno.it/cms/data/articoli/015177.aspx?catalog=2
__._,_

MINI-NAJA- ALLENATI ALLA VITA

E' pensabile una presa di posizione del collegio docenti e/o del cdi su mininaja e allenati alla vita ?
nel caso datene comunicazione in lista, che proviamo a diffonderla sul forum nazionale
luigi a.
Mini naja: pura propaganda militare
creato da red Ultima modifica 27/10/2010 23:25
A finanziarla saranno soprattutto i lavoratoti della scuola e a utilizzarla per il riconoscimento di crediti formativi saranno solo studenti di cittadinanza italiana.

La legge n. 122/10 ha introdotto la cosiddetta "mini naja". Cittadini italiani di età compresa tra 18 e 30 anni, abili alla pratica sportiva, negativi al consumo di alcool o droghe, possono chiedere di partecipare a corsi di addestramento militare, organizzati dall'esercito e della durata di al più 3 settimane.
L'attestato di frequenza del corso potrà essere utilizzato a scuola per il riconoscimento di crediti formativi, così come accade per le attività di volontariato.

I corsi sono stati programmati per 3 anni e per la loro realizzazione sono stati destinati circa 20 milioni di euro: 5 a carico del Ministero della difesa, 4 presi da un "fondo speciale", mentre i restanti 11 provengono dalle maggiori entrate tributarie (23 milioni in 3 anni) dovute all'introduzione, sempre per effetto della legge n. 122/10, del cosiddetto "cedolino unico" per il personale della scuola.

In definitiva ci troviamo davanti a corsi finalizzati esclusivamente a propagandare le missioni di "pace" e di contrasto al terrorismo internazionale e finanziati solo in parte dal Ministero della difesa, ma soprattutto da ulteriori tasse versate dai lavoratori della scuola.

Ci troviamo poi oltretutto davanti a una evidente forma di discriminazione nei confronti degli studenti stranieri che, non potendo accedere ai corsi, non possono di conseguenza farne valere la frequenza al fine del riconoscimento dei crediti formativi.

Che dire? Un'autentica porcheria!



NIENTE SOLDI AI LIBRI DI SCUOLA
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/28/niente-soldiai-libridi-scuola/73987/



Il governo riprova il blitz fallito nel 2009 e cancella il fondo da
103 milioni. Lo scorso anno le risorse erano ricomparse nel decreto di
Natale, ma questa volta sarà più difficile



Nel 2011 il governo non ha previsto i fondi per rendere gratuiti i
libri testo delle scuole dell’obbligo. Dopo il tentativo fallito in
extremis dodici mesi fa, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ci
riprova e cerca di far saltare una delle misure caratteristiche della
scuola pubblica dal 1967, cioè il fondo per i libri destinato ai
bambini provenienti da famiglie meno abbienti, che serve a garantire
il diritto allo studio a tutti i ragazzi. Il capitolo di bilancio
della legge Finanziaria che prevede lo stanziamento di 103 milioni per
la gratuità dei libri scolastici è stato nuovamente tagliato e ridotto
a zero per il prossimo anno.  Se le cose resteranno come sono, e non
ci sarà uno stanziamento ulteriore nell’annunciato decreto di Natale,
tutte le famiglie che mandano i bambini alle primarie (o che sfruttano
il comodato d’uso gratuito nella scuola superiore) saranno costrette a
sborsare i soldi per i libri di tasca propria.

Ma quella dei libri non è l’unica misura del piano governativo: il
fondo per il diritto allo studio nelle scuole dell’obbligo viene
ridotto di oltre il 70 per cento. In questo modo solo il 30 per cento
di chi non può permettersi di studiare potrà farlo, per i bambini
delle altre famiglie in difficoltà economiche l’istruzione sarà a
rischio. Nello stato di previsione del ministero dell’Economia, alla
voce “sostegno all’istruzione” sono calcolati solo 33,1 milioni di
euro tra le somme da trasferire alle Regioni per le borse di studio.
La riduzione rispetto all’anno scorso è quindi di 84,2 milioni di
euro. Mentre in quello del ministero dell’Università e la Ricerca, il
diritto allo studio nell’istruzione universitaria viene ridotto a 25,7
milioni da 100, tagliando 74 milioni. Con l’aggravante che le Regioni,
a loro volta, stanno riducendo i finanziamenti a questo genere di
misure a causa dei tagli agli enti locali. Il computo dei tagli che la
Finanziaria porterà a scuola e università è stato calcolato dai
deputati del Partito democratico che fanno parte della commissione
Cultura e che ieri si sono visti respingere tutti gli emendamenti che
rifinanziavano questi fondi. Nello specifico hanno registrato una
riduzione di 123,3 milioni di euro per l’istruzione prescolastica e di
780,1 milioni di euro per l’istruzione primaria. Per l’istruzione
secondaria di primo grado e di secondo grado vengono ridotte
rispettivamente di 208,3 milioni e di 841,6 milioni di euro, mentre
per l’istruzione post-secondaria, (quella per gli adulti) il taglio è
di 7,8 milioni di euro.

In commissione Cultura, a Montecitorio, la discussione ieri è salita
di tono e l’Italia dei Valori ha deciso di abbandonare i lavori per
protesta. “É stato l’ennesimo atto di arroganza da parte di questo
governo – racconta Pierfelice Zazzera, capogruppo Idv in commissione –
e di questa maggioranza nei confronti del Parlamento e delle
minoranze. Non solo il rappresentante del governo si è presentato con
un’ora di ritardo ma, fatto ancor più grave, è stato impedito alle
minoranze di parlare. Per questo, abbiamo abbandonato i lavori”. Il
Partito democratico denuncia: “Con un colpo secco – dice la capogruppo
in commissione Cultura Manuela Ghizzoni – il governo ha abolito la
gratuità dei libri di testo nella scuola elementare per il 2011 e
ridotto di oltre il 75 per cento i fondi per le borse di studio nelle
università. Abbiamo dovuto lottare per ottenere dieci milioni per
l’edilizia delle residenze universitarie. É inaccettabile”.

Anche lo scorso anno le proteste erano state analoghe e, sotto
pressione, alla fine il governo aveva trovato i 103 milioni di euro
mancanti nel decreto milleproroghe natalizio. Questa volta sarà più
difficile, perché il decreto di fine anno varrà sette miliardi ma gran
parte di questi soldi sono già stati promessi in quello che Tremonti
definisce “Piano sviluppo”. Al ministro della Cultura Sandro Bondi
servono soldi per il fondo per lo spettacolo, Stefania Prestigiacomo
reclama 100 milioni per il dicastero dell’Ambiente, poi ci dovranno
essere gli 800 milioni di copertura finanziaria della riforma
universitaria. E trovare le risorse per i libri di testo gratuiti sarà
ancora più arduo che nel 2009.

Da Il Fatto Quotidiano del 28/10/2010


http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/28/niente-soldiai-libridi-scuola/73987/






Articolo tratto da: Istruzione: bene comune - http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/
URL di riferimento: http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php?mod=read&id=1289111293