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Consegna firme a Napolitano

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Al Quirinale…

Pubblicato da comitatonogelmini su 18 luglio 2011

di Marta Gatti
 Comitato Nazionale per la petizione Napolitano a difesa della Scuola Pubblica Statale
18 luglio 2011

l giorno 14 luglio dell’anno 2011 alle ore 12
una delegazione di 2 insegnanti, 3 studenti e 2 genitori
rappresentativi di 43.740 cittadine e cittadini di tutta Italia ,
ha consegnato al Prefetto dott. MONTEFUSCO della segreteria della Presidenza
le firme apposte da altrettante persone alla Petizione al Presidente della Repubblica.

Crediamo che questa petizione abbia potuto raggiungere così tante persone, partendo spontaneamente da un liceo milanese e diffondendosi in diverse parti d’Italia al di fuori delle organizzazioni sindacali e politiche, perché ben descrive i timori e le speranze di una larga fetta della popolazione. Timori e speranze relative al destino della nostra pubblica istruzione, che se pochi anni fa era malata, oggi pare annaspare agonizzante sotto la scure di quel complesso di norme alle quali si è dato il nome di “riforma Gelmini”.


comitato nazionale per la petizione Napolitano a difesa della scuola pubblica statale


__________________________________________________________

I motivi che ci hanno portati a intraprendere questa azione stanno nella convinzione che genitori, insegnanti, studenti della scuola statale sono vittime di un’ingiustizia !

Tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni, hanno ridotto i finanziamenti alla scuola statale, hanno ridotto gli organici. Tutti. Le riforme alla scuola statale vengono fatte utilizzando solo un’operazione: la sottrazione. Mai l’addizione. Con il governo attuale siamo arrivati al collasso dell’intero sistema scolastico statale: un sistema educativo già fortemente penalizzato dai tagli pregressi.
A partire dal 2008 la Pubblica Istruzione è stata più volte fortemente penalizzata dalle manovre governative con tagli per 8 miliardi di euro e 132.000 lavoratori previsti dall’art. 64 della legge 133 del 2008. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La situazione delle Scuole Statali è a dir poco drammatica:
• aule fatiscenti e nessun piano d’intervento sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici;
• classi smembrate per la mancata nomina dei supplenti (“I fondi per le supplenze brevi ci sono” - dice il MIUR, “I fondi non sono garantiti” - dicono i Dirigenti scolastici: in assenza di certezze, le classi vengono smembrate);
• diritti negati agli alunni e alle alunne diversamente abili con la diminuzione delle ore di sostegno;
• azzeramento dei trasferimenti per il funzionamento delle attività didattiche;
• nessun cenno dal MIUR per la restituzione dei fondi anticipati dal 2006 dalle scuole (residui attivi) con i soldi delle famiglie;
• tagli al personale docente e non docente e così via.
• Come se non bastasse, nel maxiemendamento alla Finanziaria per il 2011, sono stati confermati i tagli già previsti, e inoltre sono stati stanziati finanziamenti ulteriori pari a 245 milioni di euro alle scuole paritarie.


Ciò che chiediamo ci pare ben riassunto nella petizione che abbiamo consegnato, nei dodici punti che la compongono e nelle note che l’accompagnano.



martagatti

Ieri (14 luglio, n.d.r.) è stata una giornata piena di emozioni.
Mi sono alzata alle 4.15 con l’ansia di perdere il treno per milano.
Sono arrivata invece comoda comoda e ho incontrato gli/le altre, carrellino con scatole compreso. Tre ore e eravamo alla stazione termini!
Avanti al quirinale ci aspettavano le folle? Beh, non c’era nessuno! Solo antonia sani della scuola e costituzione con il suo documento per il ricorso al tar sui tagli.
Ero emozionata all’idea di entrare in quirinale. I carabinieri sono sopraggiunti subitissimo e ci hanno chiesto di togliere cartelli (Elena aveva fatto dei bellissimi cartelli con mafalda e la scritta AIUTO PRESIDENTE!) ele bandiere gialle perchè davanti al quirinale non si può manifestare; identificata un’altra volta!

 


Sono stati però gentili per nulla arroganti. Saputo perchè eravamo lì sembravano quasi scusarsi dell’imposizione.
Entriamo nell’androne sempre con il carrellino a cui all’ultimo momento abbiamo aggiunto le firme di roma.
Ci blocca un signore altissssssimo vestito da pinguino blu con tanto di coda… e cominciamo a parlare di scuola. Anche lui, nonostante abbia mandato i figli alla privata ” perchè la scuola pubblica non funzionava” concorda con noi sulla tematica.
Michele russi gioca la carta della provenienza geografica per tentare di convincerli a fare una foto con carrellino per testimoniare al popolo l’avvenuta consegna. Ma niente da fare…neanche tra pugliesi si intendono!
Dopo un quasi accurato controllo con metal detector e raggi x di corpi e borse ( in treno al ritorno scopriamo che michele in borsa aveva un coltellino da scout che avrebbe potuto sgozzare presidente e consorte al seguito!), una signora ci accompagna all’interno del quirinale, scaletta a chiocciola e visita illecita sulla terrazza.
Entriamo in una stanza sulla cui porta c’è scritto “AFFARI INTERNI” . Un salottino verde stile impero decadente. Un tavolino di legno pregiato, un orologio da tavolo enorme color oro ( o d’oro vero?)
La signora mette le sedie in cerchio siamo in 7, e ci indica la poltroncina verde su cui siederà il prefetto.
Entrano in due. Un signore più anziano ( prefetto Montefusco) cicciottello e uno più dinocolato che gli fa da collaboratore (che alla fine scopriamo essere anche lui un prefetto.)
Ci danno la mano e si presentano.
Il clima che si respira è di cordialità. Parla soprattutto il prefetto montefusco. Ci fa capire di aver letto la petizione (” la situazione della scuola riassunta nei 12 punti”). Ci chiede come è nata questa esigenza di raccogliere firme.
È il momento di michele che racconta bene tutti i passaggi.
Poi la delegazione, come deciso prima di entrare,  inizia a raccontare fatti concreti di ciò che accade nelle nostre rispettive scuole.
Io parlo della mia scuola, i progetti, i laboratori, le aule di informatica eccetera eccetera e dell’organizzazione delle classi per l’anno prossimo descrivendo nel dettaglio cosa vuol dire 5 maestre in meno; del bilancio, delle supplenze e …dei finanziamenti alla scuola privata, delle insegnanti di religione che prendono più di me, dei tagli all’organico e dell’aumento delle insegnanti di religione….
Gli studenti raccontano la riduzione delle ore, delle materie, delle ore perse senza supplenza,dei compagni disabili abbandonati, del contributo volontario.
Carla di Rma delle liste d’attesa delle iscrizioni alle superiori e dei tagli alla scuola in ospedale…
Michele della gestione dei consigli di istituto .
Antonietta  racconta la situazione del vivere da precaria, delle ripercussioni nella classe, del rapporto 1 a 3 sul sostegno che ha avuto quest’anno, della formazione docenti che non esiste….

Beh, ci hanno ascoltato attentamente per un’ora e mezza circa. Io credo, come abbiamo scritto nel comunicato, che davvero parlare di scuola rende l’idea dell’inguistizia che stiamo vivendo e soprattutto dell’assoluta mancanza di ragioni dietro a queste scelte.
Credo che abbiano capito bene cosa vogliamo.
I loro interventi successivi sono stati di rinforzo e di sostegno alle nostre battaglie. ” dovete continuare così, complimenti per il modo in cui siete riusciti a coinvolger le persone, 44 mila firme non sono poche c’è tutto il popolo della scuola lì dentro…..”
Siamo poi intervenuti sia sulla notizia delle 67 mila assunzioni ( scoop mediatico), sia sul fatto che non c’è il tp al sud ( blocco degli organici x legge ) introducendo nuovi elementi alla loro analisi dei fatti.
Anche in questo caso abbiamo permesso a loro di leggere le cose da un punto di vista diverso da quello dei media.
Ci hanno assicurato (mah!) che informeranno il presidente di ciò che abbiamo detto ” in particolare modo degli esempi concreti che ci avete portato e che ci fanno capire ad esempio che anche una maestra in meno crea problemi alla scuola….”
Si sono prodigati a dire che il presidente é attentissimo alle tematiche della scuola e della cultura. Che in ogni suo discorso c’è un accenno a questo. Che il suo ruolo istituzionale ( separazione dei poteri) gli impedisce di intervenire sulle scelte governative, che peró non è detto che per vie private e non ufficiali non intervenga…(!!!)
Abbiamo chiesto loro quindi almeno che ci prometta che farà altri appelli come quello di dicembre, un appello al mese perchè si parli di scuola.
Niente.

Non abbiamo portato a casa nulla. Non so come valutare questo incontro. non che mi aspettassi chissà che ….però ogni volta ti scontri con qualcosa che è irremovibile.
Ciò che penso è che la nostra voce è arrivata fino alla massima carica dello stato.
Non possono dirci : noi non lo sapevamo.
E noi possiamo invece dire due cose: voi eravate informati e ciò che avete fatto non è a nome nostro.
È poca cosa? Non credo.

Ps: il prefetto non ha voluto firmare nè una lettera da noi scritta che testimoniasse l’avvenuta consegna, nè ci ha permesso di fare una foto.
Solo all’uscita in cortile, (da cui abbiamo visto la terrazza della casa del Presidente) ci siamo fermati ai bagni e abbiamo reincontrato il prefetto…il quale carinamente ci ha detto: beh, dai se volete fate una foto qui con il corrazziere così una prova per i firmatari ce l’avete.
Ecco perchè vedrete a giorni una nostra foto di fianco a una montagna umana con la coda in testa!

Marta Gatti- Retescuole

La scelta della delegazione è stata quella di raccontare la quotidianità delle esperienze concrete di ció che accade nella scuola pubblica statale a seguito dei tagli agli organici e i finanziamenti.
Cosa succede nelle scuole a tempo pieno , nei licei, negli istituti tecnici, nelle scuole in ospedale.
Come vive un precario, quali le ripercussioni della loro presenza nelle classi
Quali sono i diritti negati degli alunni/ e disabili
Come ci indigna, a fronte di ciò che accade a noi della scuola pubblica, venire a conoscenza della scelta di aumentare i già ingenti finanziamenti diretti alla scuola privata.

Abbiamo ribadito la nostra incapacità di comprendere i motivi di queste scelte scellerate.
Dove sono gli sprechi da tagliare nella scuola statale ?
Abbiamo chiesto che il Garante della Costituzione intervenga affinché il Governo reintegri i fondi e gli organici sottratti alla Pubblica Istruzione e restituisca quelli impropriamente concessi agli Istituti paritari.
L’articolo 33 della Costituzione, al comma 3, recita: «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato».
Questo ci aspettavamo dalla massima carica dello Stato.

L'incontro è durato un'ora e mezza.
La sensazione all'uscita è di aver colto nel segno. Anche in questo caso ci siamo accorti che parlare di scuola é vincente sempre perchè fare entrare "le persone nelle nostre aule" raccontando il disastro che viviamo, fa allibire anche coloro che di fronte ai numeri non manifestano reazioni.

È stata apprezzata la costituzione del nostro movimento " nato dal basso" e trasversale che rappresenta uno spaccato del popolo della scuola. Ne siamo sicuri!
Il prefetto ha sottolineato la " buona notizia" di questi giorni che richiamava l'assunzione di 67000 statali per la scuola.
Abbiamo sottolineato peró che, se anche fosse vera questa notizia, ( qualche perplessità sui numeri l'abbiamo) 67000 posti, comprensivi di 36000 posti per il personale ATA, suddivisi in tre anni e distribuiti nelle 110 provincie italiane non riescono neppure a coprire i posti dei pensionamenti !

Pur sottolineando la separazione dei poteri dello Stato e quindi l'impossibilità costituzionale del Presidente di intervenire direttamente sulle scelte governative, il prefetto ha ribadito l'interessamento costante del Presidente sui problemi legati alla scuola e alla cultura che manifesta in ogni occasione ufficiale.

Con questo atto di consegna, poniamo fine alla campagna " Petizione Napolitano", ma non ci fermiamo qui.

Ci rimetteremo di nuovo sulla strada del movimento perchè pensiamo sia un dovere costituzionale prendersi cura di ciò che permette ai nostri giovani cittadini/e di crescere : la scuola statale.

Siamo convinti/e che questa scommessa non può vedere solo il popolo della scuola al tavolo di gioco.
Ci riproponiamo di mandare questa comunicazione a tutti i partiti del nostro Paese affinchè facciano la nostra stessa fatica e si impegnino per il rientro dei tagli e dei finanziamenti tolti alla scuola di tutte e tutti.

Pubblicato Sabato 23 Luglio 2011 - 07:18 (letto 2669 volte)
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avatarDa: Mackenzie Data: Lunedi 21 Novembre 2011 - 04:44

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